Attilio Quintili - Bianco sporco/off white, a cura di Any Pansera, pag. 124, formato 24×30, rilegatura filo rete, copertina plastificata, scritti di Anty PAnsera, Enrico Crispolti, Andrea Baffoni, Cristina Magnaghi
In occasione di Argillà 2016, manifestazione a Faenza dedicata all’arte della ceramica, si terrà la mostra Bianco sporco, con opere di Attilio Quintili. Curata da Anty Pansera, con testi nel libro di mostra di Enrico Crispolti, Anty Pansera, Andrea Baffoni e Cristina Magnaghi, l’esposizione presenta la recente produzione dell’artista, con le inedite opere in porcellana. Formatosi nell’ambito della tradizione ceramica umbra, Quintili ha sviluppato nel tempo una propria identità artistica che ha saputo definire ben al di là della semplice attività ceramica. Nel suo lavoro la terra è divenuta metafora di crescita spirituale, spingendosi verso livelli sempre più alti di sperimentazione e determinando il raggiungimento di soluzioni formali uniche nel suo genere.
Noto a livello nazionale per la particolarità delle “sculture esplose”, Quintili presenta ora, per la prima volta, la produzione legata alla porcellana sottoposta al traumatico processo dell’esplosione. Il risultato è tuttavia straordinario. La materia si presenta frantumata, eppure ben salda, tanto da sembrare come una materializzazione tridimensionale dei cretti burriani. Lo shock provocato al momento dell’esplosione, infatti, resta impresso nella materia come memoria interna, determinando un movimento epidermico che a seguito della cottura produce un singolare craquelè.
Nel caso specifico di Argillà 2016, fruttando l’originalità architettonica della Rotonda, la mostra si presenta quindi come un viaggio nel mistero della materia, trovando anche la corrispondenza del titolo proprio nel bianco, ormai consunto, degli intonaci. Bianco sporco è la metafora del cammino di purificazione, cui la materia allude proprio nel senso del processo interno alla forma e, in questo caso, alla sede espositiva.
Enrico Crispolti: “… nell’intuizione immaginativa di Quintili mi sembrano implicite suggestioni, al confronto, invece proprio di più remota allusione: come appunto al conformarsi intrinseco della materia nella sua originaria dimensione cosmica, siderea (quasi implicitamente in certo modo affini a proiettive intuizioni prampoliniane di materialità cosmiche).”
Anty Pansera: “ La specificità/originalità architettonica di quei cunicoli sotterranei che abbracciano le fondamenta del particolare pozzo, cuore della Rotonda/Belvedere destinato a contenere la neve per la conservazione degli alimenti, ha suggerito a Quintili di “invaderli”, accompagnando il visitatore in un particolare percorso, alla scoperta di questa sua ultima installazione, Off-White / Bianco Sporco. E proprio nella discesa si scopre il perché di questo titolo/denominazione: bianca la porcellana “sporcata” dagli effetti dell’esplosione, bianco ormai consunto, l’intonaco dell’ipogeo. …”
Andrea Baffoni: “… Nel suo stadio iniziale, al momento dell’esplosione, il caolino ricorda l’evento cui è stato sottoposto, restituendolo, al momento della cottura, sottoforma di screpolature. Questi cretti imprevisti, esprimono ancora una volta quel principio d’indeterminazione cui il lavoro di Quintili continua ad essere sottoposto, ed è proprio la filosofia orientale ad offrire la lettura più adeguata per tali risultanze. …”
Cristina Magnaghi: “… Tutto ha senso, il per caso non esite, solo il miracolo della creazione si offre. Dove i suoni degli uomini non esistono nasce Off White come una provocazione donata all’esistenza. ...”
Info:
Orari di apertura: 2,3,4 settembre 2016, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Libro di mostra: Off-White - Bianco Sporco (disponibile dall’inaugurazione della mostra), testi di: Enrico Crispolti, Anty Pansera, Andrea Baffoni, Cristina Magnaghi. freemocco edizioni
Video della mostra in Lingua dei segni (LIS).
Attilio Quintili - bianco sporco/off white
- Codice Prodotto: FC024
- Disponibilità: In Magazzino
-
20.00€
- Tasse escluse: 20.00€
Tags: Attilio Quintili, Bianco sporco, off white, Any Pansera, Enrico Crispolti, Andrea Baffoni, Faenza, Muky, rotonda dell'architetto galli, argillà